Le mie deleghe: Patrimonio e demanio, Edilizia Privata, Edilizia Economica e Popolare, Edilizia Sportiva


La delega all’edilizia è sicuramente quella più significativa ma anche quella al Patrimonio è importante.

Il mio incarico è tanto stimolante quanto complicato.
Mi trovo davanti una serie di problematiche importanti che sono esplose in conseguenza della pandemia, ma che, a mio modo di vedere, non si sarebbero aggravate così tanto se fossero state prese certe decisioni a tempo debito.
E non parlo di anni, ma di oltre un decennio.

Cosa dobbiamo fare?

  1. In primo luogo dobbiamo accelerare i tempi per garantire il passaggio di tutta la cinta muraria dal demanio al nostro patrimonio;
  2. dobbiamo intervenire per risolvere situazioni di piccoli e grandi abusi presenti in questi ambiti che sono soggetti a vincoli monumentali e a volte anche paesaggistici;

Abbiamo persino riscontrato la presenza di un quartiere sorto senza alcun titolo edilizio nei pressi del bastione San Francesco.
Senza questi interventi, si rischia di perdere la qualifica di patrimonio Unesco.

Edilizia Sportiva: il nodo dello Stadio

Se non verrà realizzato quello nuovo (ed i tempi non sono brevissimi), bisognerà in ogni caso rendere fruibile e a norma quello attuale.
Questo avrà ovviamente costi altissimi oltre che richiedere interventi spesso quasi inattuabili.
Senza contare le piccole e grandi difficoltà, di cui mi sto occupando, che coinvolgono gli oltre 70 impianti sportivi di vario genere che il settore sovrintende.

Ma la partita senza dubbio più scottante e interessante per gli ingegneri ed i professionisti del settore edilizia è quella degli accessi agli atti. Le pratiche nei nostri archivi sono digitalizzate solo per l’8 per cento e questo sta dando non pochi problemi all’iter per il Super bonus.

Un grande nodo da sciogliere per l’edilizia privata: la digitalizzazione delle pratiche

Le pratiche digitalizzate sono quelle depositate dal 2014 in poi, ma è evidente che gli edifici che normalmente sono candidati ad usufruire del Bonus 110 sono più anziani e quindi si deve risalire a quelle più vecchie.
Se nell’ultimo decennio fossero state digitalizzate anche solo 10 mila pratiche all’anno ora non ci troveremmo in questa situazione in cui solo 22 mila pratiche sono digitalizzate rispetto alle complessive 250 mila.
Farlo adesso che siamo alle prese con una pianta organica sotto dotata, con i protocolli anti-Covid che rallentano gli accessi e per di più con la procedura dello smart working, vuol dire affrontare uno battaglia epocale con il 30% dell’esercito sul fronte.
Nel frattempo, da una media di 250 accessi mensili tra novembre e dicembre scorsi, siamo già arrivati fino a 700 richieste di visioni atti al mese.
Ad oggi i primi appuntamenti liberi sono ad aprile e ringrazio i 32 geometri che si sono messi a disposizione settimanalmente per dare una mano a scansionare le pratiche.
Il loro aiuto è degno di lode ma non potrà essere ovviamente sufficiente.

Edilizia Privata: come risolvere la situazione in tempi rapidi per garantire l’utilizzo del Super bonus?

Il Super Bonus rappresenta una grande opportunità per :

  • rilanciare il settore;
  • riqualificare il patrimonio edilizio;
  • ridurre l’inquinamento e soprattutto per le casse dei comuni.

Ma l’esercito dell’edilizia privata ha bisogno di alleati esterni, altrimenti il meccanismo si inceppa e ci possiamo scordare di raggiungere gli obiettivi.
Inoltre siamo coscienti che, in assenza di correttivi, l’onda che oggi si sta abbattendo sull’accesso agli atti inevitabilmente si ripercuoterà poi sulla verifica delle rispondenze, tra il realizzato e il progettato.

La soluzione ideale sarebbe quella di affidare l’incarico di digitalizzazione dell’intero archivio a una ditta specializzata ma la spesa ammonterebbe a milioni di euro e non ci sono soldi.
Inoltre la procedura di affidamento avrebbe tempi lunghissimi.

Quindi dobbiamo cercare di unire più azioni che ci aiutino a superare la crisi.

Confido innanzitutto, a livello regionale, nell’approvazione della proposta di Legge Sblocca Cantieri, dove dovrebbe essere inserito il concetto di stato legittimo dell’immobile.
Affrontare in modo pragmatico le difformità tra il costruito e il progettato su progetti di vecchia data, significa procedere con il buon senso visto che, in cinquant’anni, sono cambiate radicalmente normative e tecniche costruttive.
Per quanto ci compete poi, a livello locale, stiamo puntando ad una piccola riorganizzazione interna del personale, anche se la coperta è tanto corta che non possiamo tirare da un lato senza scoprirne un altro.
Stiamo infine cercando di bandire comunque, in tempi record, un incarico esterno per iniziare parzialmente a digitalizzare, sfruttando anche la recente possibilità di finanziamenti ad hoc previsti dal Recovery Fund.
Infine stiamo valutando di procedere a più assunzioni a tempo determinato, per uno o due anni, in modo da ottenere ulteriore aiuto sul “fronte”.

Il Tavolo per l’Edilizia

Vogliamo confrontarci con i professionisti per affrontare assieme i problemi, affinché possano spiegarci a fondo quali sono le difficoltà che vivono quotidianamente.
Il loro feedback può aiutarci a capire come migliorare.
Gli incontri, già iniziati informalmente, inizieranno il prossimo 2 febbraio.
Primo tema all’ordine del giorno:

  1. aggiornamento sul problema accesso agli atti;
  2. panoramica dei compiti assegnati al settore edilizia privata del comune di Verona.

Riuniremo il tavolo ogni 2 o 3 settimane sempre e solo su problemi specifici.
Oltre all’Ordine degli Ingegneri, abbiamo coinvolto quello degli Architetti, il Collegio Geometri, l’Ance e così via.
Penso sia importante per capire insieme e da punti di vista diversi come poter affrontare e risolvere i problemi.